"Volare"
- latuafrica
- 11 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Venerdì 04 luglio volo……..ore 24:07
Che bello viaggiare alla notte, l’oscurità fuori ti riempie di luce dentro, finalmente c’è più tempo per le riflessioni profonde, a 11000 metri d’altezza puoi viaggiare all’interno dei tuoi sentimenti, essi si ampliano e amplificano fino a diventare immensi ed assordanti, la luna fedele accompagnatrice di sogni ed illusioni terrene ti guarda e ti osserva impenetrabile e tu ne resti affascinato, ammaliato, vorresti toccarla non con le mani, ma con tutto il tuo spirito vorresti impossesartene, vorresti…..vorresti….ma ti giri in cerca di un volto da immolare sull’altare della dea bianca, ma non puoi fare altro che chiudere gli occhi ed immaginarlo. Pensavo da giù ,guardando le costellazioni e le stelle fare da contorno alla dea bianca, steso con il naso all’insù, cosa si poteva provare ad essere più vicino, ora ci sono ma tutto è’ ancora lontanissimo poiché la distanza e’ una misura assolutamente terrena, la vera DISTANZA quella che va oltre l’INFINITO e attraversa i confini dell’universo deve uscire dalla tua anima staccarsi dal corpo. Solo allora tutto è’ nelle tue mani come sostanza impalpabile ma reale, avvolgente ma sfuggente…..purificante.
Ma la cosa che più mi affascina in ogni viaggio, e qui salto dalla pura essenza dello spirito alle cose più materiali, non perdendo di vista la loro possibile fusione, e’ la facilità di contatto, di parola(anche se con linguaggio diverso) di rapporto che le persone ti offrono, senza conoscerti, solo con la sensazione che sei ,come loro,viaggiatore nel e del tempo. Ho qui vicino a me in aereo una studentessa , ha dei lineamenti perfetti, gli occhi profondi propri della terra Africana ci parliamo da qualche ora e mi sento proprio indifeso….lei conosce perfettamente tre lingue io a malapena parlo italiano ah ah …..benedetta o maledetta ignoranza…….però nel viaggio, nello spazio ti accomuna il,PERCORSO, non importa quale sia la meta ma l’importante è’ arrivarci, e qui faccio mio il pensiero di un’AMICA, “una volta arrivato alla meta vai oltre” sposta il confine…..perle di saggezza…eh eh. Manca ancora un’ora all’arrivo, Dio mio come corre tutto così veloce…..non riesci proprio a catturararlo, vorresti fermare qualche attimo farlo tuo ma ti fugge via, che sensazione di impotenza……prima della partenza chiacchieravamo(per modo di dire) in francese con una ragazza, Maria, della Guinea. Pensavo, mentre mi raccontava che una settimana fa era a NewYork, tre giorni dopo a Londra, poi a Madrid ed oggi a Casablanca, ancora una volta allo scorrere imperterrito del tempo, tutto bellissimo ma già PASSATO……a come racchiudere dentro tutti i momenti belli. Ma pensandoci bene sarebbe come(lo facevamo da ragazzini) rinchiudere le lucciole nella scatola, togli loro la principale bellezza: la luce….ed allora lasciarle libere perché possano splendere e tutti ne possano godere e’ come liberare e non rinchiudere i momenti belli poiché tutti ne siano partecipi. Altra coincidenza strana, e ritorno a prima al dialogo con Maria, arriva un ragazzo, sorriso veramente splendente, molto affabile, si siede vicino a chiacchierare con noi. Si chiama Boubacar e’ senegalese, lui va a casa a Dakkar, si informa su tutto, dove vado, cosa farò in Guinea, il perché……e scavando, scavando, dopo una parola, una confessione, un’apertura, scopriamo che è cugino di Felice un mio amico senegalese che abita da moltissimi anni a Milano…….ma cosa ti combina la vita….NON SEI MAI SOLO……NON SEI MAI STRANIERO….in nessuna nazione…….sei senza confini…….adesso dormo un po’….. Arrivati a Conakry ore 1,30. Per fortuna i bagagli ci sono tutti, e puntuale e’ arrivato il mio amico Ali. Carico bagagli e via verso l’albergo, voi non potete capire(vi mostrerò le foto) come vivono….PAZZESCO……comunque arrivati, albergo con piscina, umidità al 110%, però in camera aria condizionata! chiacchierata notturna sulle rive dell’oceano e poi alle 4 a nanna. Ora vi annoio con un po’ di riflessioni notturne……tra lo sciacquio delle onde che si infrangono sulle rocce e la notte scura e tenebrosa che ti alimenta dubbi e pensieri, ma anche la beatitudine del silenzio e della solitudine che solo l’oceano può darti. Pensi che sei solo in mezzo ad una città di 8 milioni di abitanti, ma sei solo con i tuoi pensieri, tutto si ovatta fino a rendere te stesso ed il paesaggio attorno una fusione surreale. Ma per una strana alchimia che solo il corpo e la mente rendono una cosa unica, con l’anima ad osservarti puoi estraniarti ed elevarti sopra tutti fino a non sentire nessun rumore e qui puoi ascoltarti profondamente……via l’anima vola sopra le luci della citta’, osserva lo spirito di questa gente, ne entra a far parte, ma inevitabilmente ti respinge….tutti cercano di capire di aiutare ma loro non vogliono. Ci avete voluto così per anni? e adesso volete, perché vi fa comodo, cambiarci? NO……NOI STIAMO COSI’
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