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La tua Africa...cosa "ebola" in pentola

  • Immagine del redattore: latuafrica
    latuafrica
  • 11 gen 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

“METABOLIZZAZIONE DEL PENSIERO” 30/07/2014

“Mi scruto dentro e mi rivolgo al viandante che ogni tanto si risveglia in me con un intercalare di giorni mesi anni, a quell’inquietudine che improvvisa e improvvisamente assorbe ogni mio pensiero e che mi fa desiderare ardentemente di raggiungere l’oro che si accende tra le nuvole al tramonto ,per inseguire i diamanti celati negli occhi di un’inenafferrabile chimera dal volto andino ma con l’animo da STREGA, per seguire l’avventuroso viaggio del Sole….per scoprire dove va a dormire la LUNA”. Se è il tuo mistero che vuoi conoscere ,allora vai. Se è la verità che sto cercando ,allora non devo indugiare e non devo fermarmi mai …da chi mi faro’ accompagnare in questo viaggio?dagli occhi delle persone piu’care, dalle muse che mi hanno ispirato? dal battito del cuore cosi’ irragiungibile per me? Perche’il mio destino si incrocia sempre con cose e persone irraggiungibili, cosi’ vicine ed inafferrabili?”

Tutti noi s iamo in un certo senso o in un certo modo, dei viandanti, dei viaggiatori del tempo, o lo siamo stati almeno una volta, anche solo per pochi momenti, ma alcuni di noi lo sono per…attitudine. Il viaggiatore del tempo si ritrova sovente avvolto da una velata malinconia, ma nella mente e nell’anima spesso si racchiudono grandi ideali. Ti accorgi quando lo incontri che il suo sguardo, se pur attento, oltrepassa le cose e le persone, senza mai fermarsi veramente su di esse, non per noncuranza ma per lo spostamento sempre piu’ avanti del suo immaginario infinito. Non si accontenta mai di ciò che trova sul suo cammino come una lunga sfida contro se stesso e contro il fuoco che arde nel suo animo e guarda in avanti, sicuro che trovera’ più oltre ciò che sta cercando, ma con la paura stessa di trovarlo e di rovinare quel sogno lungo una vita. La sensazione e’di una smania continua, una specie di febbre che lo rende sempre insoddisfatto, ansioso di cambiare la rotta che sta seguendo, perchè “sente” che quella strada non fa per lui ed e’ già pronto a inseguirne un’altra con lo stesso entusiasmo, finchè un bel giorno………e’ possibile che che incrocerai, prima o poi, lo sguardo divertito e forse compiaciuto di “qualcuno” che vuol dirti, con un ironico sorriso, che ciò che stai cercando con tanto affanno è davanti a te, forse proprio sotto al tuo naso…e aspetta soltanto che tu possa scoprirlo………..Ed allora potrebbe ritornarmi alla mente una “piccola favola”che la nonna mi raccontava quasi sapendo guardandomi dentro gli occhi quale controverso destino mi aspettava: “vedi davanti alle tue mani un piccolo ramoscello, un pezzetto di legno che con fare noncurante e un po’ saccente stacchi da un albero, una cosa così minuscola cosi’ piccina che appare quasi insignificante, di poca importanza…Eppure, a volte, anche le piccole cose racchiudono il loro segreto, come quel piccolo ramo la linfa che nutrirà e darà vita a nuove foglie e frutti, o il sasso freddo e duro che nasconde il diamante. Consideriamo questa piccola verita’ trasportiamola in quell’anima in pena che e’il cuore del viandante e facciamoci guidare dalla leggenda dello Spillikin che deve il suo nome all’abitudine di stringere tra i denti un sottile e piccolo ramoscello di cui gusta, con evidente piacere, l’originale sapore.Spillikin è anche chiamato il FOLLETTO DEI VIANDANTI” che, solitari, attraversano a volte le sue regioni e che egli accompagna discreto, spesso per lunghi tratti. Alcuni di loro giurano di averlo visto ed altri addirittura di averne sentito i piccoli passi leggeri accanto ai loro o di essersi perfino intrattenuti in lunghe conversazioni con lui. Ecco lo Spillikin e’ DENTRO DI NOI….


 
 
 

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