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La Guinea adesso alza i... Bassi
Il tecnico nello staff Under 17

 

E ora Bassi punta ai mondiali. Inizialmente era volato in Africa per motivi di natura lavorativa, successivamente spinto dall’irrefrenabile passione per il mondo del pallone è riuscito a dar vita ad una scuola calcio (denominata Academie Football Maradom Guinee) e come se non bastasse recentemente è entrato a far parte dello staff tecnico della nazionale Under 17 della Guinea che parteciperà ai prossimi mondiali in ottobre in Giappone. 

Continua dunque a regalare sorprese e correlative emozioni positive il “mondo africano” dell’ex tecnico del Sitland Rivereel Roberto Bassi che ormai nel continente nero si sente a casa. 

«A dire il vero la richiesta da parte della federazione –spiega l’allenatore vicentino- mi era giunta già qualche tempo fa ma solo da poco ho accettato il ruolo di assistente del tecnico Abedy Suleimane; devo dire che l’esperienza che sto vivendo è davvero entusiasmante sotto tutti i punti di vista anche perché in rosa ci sono elementi di grande valore e dei quali molto probabilmente in futuro sentiremo parlare».

Ma in cosa consisterebbe la sua attività? 

Cercare di far crescere i ragazzi dal punto di vista della tattica individuale: a livello tecnico le qualità non mancano ma sotto il profilo tattico pecchiamo tanto che, come si suol dire, di tanto in tanto giochiamo troppo slegati. 

E in vista dei mondiali di ottobre come vi state preparando?

La nostra idea sarebbe quella di portare i ragazzi in Italia a fare una preparazione specifica in modo tale da far conoscere loro la nostra metodologia di lavoro. Se dovessimo riuscire a trovare la collaborazione di qualche società italiana, vorremo far allenare i ragazzi in concerto con allenatori italiani in modo da scostarli dal solito allenamento tradizionale e permettendo loro l’approccio ad esempio con la match analysis e la psicologia sportiva»

Come procede il progetto della scuola calcio?

Direi molto bene visto che oltre alla storica sede di KanKan ne abbiamo aperta una a Kindia, siamo ormai prossimi ad intraprendere l’attività pure a Conakry e come se non bastasse stiamo cercando di dare ai ragazzi un’assicurazione, fondamentale particolare che in queste terre è un tabù. Il fatto di aver creato attraverso lo sport dei posti di lavoro (tecnici, medici, magazzinieri) è motivo di grande orgoglio, ma la soddisfazione maggiore è la continua crescita del numero dei ragazzi arrivata ora a quasi 800: loro infatti rappresentano il futuro e tutto ciò ci spinge a fare sempre meglio».

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