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"UN CALCIO ALLA POVERTA'"

 

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ASD MADAROM

Kankan(Guinea)

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Interviste

http://www.tag24.it/podcast/roberto-sassi-scuola-calcio-guinea/

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Un ringraziamento particolare all'amica

MISA URBANI e a radio Cusano Campus

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Intervista con RADIO VATICANA grazie a

DAVIDE CAPANO

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Il progetto si chiama "un coup de pied a la pauvrete" ed e' iniziato nel lontano 2010. Il mio intento iniziale, che e' ancora quello a distanza di 6 anni, e' stato di utilizzare uno dei miei rarissimi pregi(la conoscenza del "football") per entrare nel tessuto sociale del popolo Guineano. Il calcio e' stato la locomotiva che mi ha permesso, di volta in volta, di aggiungere dei vagoni pieni di passeggeri.

Cosi' inizialmente dopo aver passato quasi due anni nei villaggi per capire storia ed abitudini mi sono deciso ad osare di più'.

Nel frattempo conobbi un ragazzino di nome Zidane(soprannome calcistico) che sarebbe diventato il pilastro e le fondamenta della mia opera.

Con lui studiammo il primo piano di approccio e ci appoggiammo all'ispettorato dell'istruzione, il quale, nella veste del suo ispettore capo, ci concesse di usufruire di un campo abbandonato(vecchio deposito di carburante francese) a fianco del liceo Mariam N'Guaby.

La storia si svolge a Kankan seconda città' della Guinea a 600 km dalla capitale. Cosi' inizio' l'opera. Costruzione del campo da calcio, con spogliatoi, porte, panchine, rimessaggio delle recinzioni e iscrizione dei primi allievi. Poi, piano piano costruii delle classi dove iniziai ad istruire gli allenatori gli allievi.

Ancora un passo avanti e l'anno dopo il manto erboso del terreno, impresa difficilissima in quel territorio sassoso. Intanto tutta la Guinea, dai media alle autorità, parlava di ciò' che stavamo facendo. Alla maggior parte sembrava impossibile poiché in quei luoghi sperduti aveva fallito anche Etoo, per citare ad esempio un calciatore famoso.

Quest'anno il ministero dello sport e la federazione ci hanno riconosciuto la matricola ufficiale.

Cosi in agosto costruii un'altra classe e cominciai(avvalendomi sempre di personale guineano) le lezioni di Inglese e di marketing.Abbiamo aggiunto delle presenze femminili sia nel calcio che nello sport, ed abbiamo anche integrato dei ragazzini disabili per le attività' ludiche(un piccolo passo poco alla volta per non spostare i gia' sottili equilibri di quella society').  Sistemai anche l'organigramma aggiungendo un neolaureato in economia che funge da direttore marketing. 

Attraverso lo sport insegniamo la cultura, attraverso la cultura la formazione ed attraverso la formazione cerchiamo di sviluppare posti di lavoro, certamente nella loro terra dove affondano radici e tradizioni ed un domani se Europa dovrà essere, sicuramente da viaggiatori e non da clandestini". Questo e' il mio ed il nostro impegno.

Cosi sono stato avvicinato anche da persone importanti che metteranno a disposizione dei loro terreni per costruire insieme un centro sportivo e di formazione; ma ora le mie forze sono allo stremo, ho fatto tutto da solo con l'aiuto di qualche amico generoso e con la vendita dei miei due libri,(non sono uno scrittore pero' attraverso i miei blog ho riunito in due volumi la storia delle mie avventure sia materiali che spirituali) e adesso cerco di arrivare a qualche aiuto per poter sviluppare del tutto il progetto.

 ….Così, quel giorno di agosto del 2013, quando aprii il portone sgangherato della nostra futura scuola, mi apparve agli occhi quel campetto di tanti anni fa e provai un brivido lungo la schiena nel vedere gli occhi di quei bambini che mi osservavano aspettando un cenno d'assenso per costruire il loro(ed il mio) sogno. Credo che l'uomo, o almeno io, si alimenti di situazioni, di momenti, di particolari che nella maggior parte sfuggono alle percezioni comuni di tutti i giorni. Però, non potendomi definire un lettore di libri, di conseguenza un uomo di cultura profonda, mi è sempre piaciuto in tutti i miei viaggi e nei miei rapporti interpersonali, osservare le persone, ascoltare, per assorbire il più possibile. Così, per più di due anni, ho vissuto nei villaggi più sperduti della Guinea forestale, cercando di capire il più possibile dove potevo cogliere l'attimo, dove poter capire le loro abitudini, come si tramandavano le loro tradizioni, che filosofia di vita potessero adottare nelle varie situazioni, quanto si doveva imparare e quanti si poteva insegnare e soprattutto cosa fondamentale; il rispetto. Quando ritenni che la mia valigia fosse piena cominciai il mio progetto, avevo quasi tutto il materiale di conoscenza per poter valutare serenamente ed agire di conseguenza. Cosi' mi ricordo che partii un 26 ottobre, in pieno allarme EBOLA, per porre finalmente le basi del mio progetto. L'avventura vera e propria era cominciata, senza un sostegno economico, senza associazioni ma con la certezza che potevo, e dovevo, riuscire a sognare insieme a quei ragazzi...(In pillole e saltando come una rana da una parte all'altra della mia storia, le ho fatto un breve riassunto di azioni e di pensiero che hanno un pò caratterizzato la mia vita. Magari, se riterrete interessante, ci dilungheremo un pò di più)….Questo e’ uno stralcio della mia avventura in Guinea

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Jan 02, 2015

Vivere e lavorare in Guinea: la storia di Roberto Bassi  www.voglioviverecosi.com

Roberto Bassi a un certo punto della sua vita decide di mollare tutto per partire per la Guinea, per Kankan seconda città del Paese a 600 km dalla capitale...di Enza Petruzziello

 

«Ho portato il calcio e una speranza di futuro in Guinea»

la bella storia di Roberto Bassi e dei suoi allievi

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Dai campi di calcio italiani a quelli africani. Potrebbe riassumersi così l’avventura di Roberto Bassi, allenatore vicentino, educatore prima che mister. Vincitore in carriera di ben nove campionati tra prima, seconda e terza categoria a un certo punto della sua vita decide di mollare tutto per partire per la Guinea, precisamente per Kankan seconda città del Paese a 600 km dalla capitale. In valigia porta con sé un sogno e un obiettivo ben preciso: aprire una scuola calcio per ragazzi dai 5 ai 18 anni. Così, dopo 4 viaggi e 2 anni di lavoro uniti a costanza, impegno e a una serie fortuita di coincidenze finalmente il 16 ottobre 2015 viene inaugurata la prima scuola calcio-sport-cultura Italo-Guineana: l’Academie football Madarom De Guinee.

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25 Giugno 2018: "Un'ambulanza di speranza". Con l'aiuto di tuttii miei amici e' partita, dal porto di Genova, l'ambulanza della speranza, diretta in Guinea e precisamente a Kankan, nella nostra Academie Football Madarom de Guinee che sara' a disposizione di tutti.

GRAZIE

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